un forse detto piano

illudimi che io non sia corpo,

occhio, sorriso o gesto della mano.

maneggiami come una foglia

o piuma di fagiano,

meglio ancora un sasso, o un ramo

che prevede il soffio del vento.

ragionami come un’onda,

un pruno, un’ombra dissestata

fra breccia e marciapiede.

di tutto vorrei solo restare

aria, un moto, un’idea.

un forse detto piano,

dubitando.

“Sakura”, Mae Artist Performer Lapellelosente
Acquerello | Collezione Wabi Sabi (2018).
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Informazioni su Cristina Mosca

scrivo, amo, vivo
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