la biblioteca regionale “melchiorre delfico” di teramo

quando sono andata a conoscere la nuova sede della biblioteca regionale di giulianova per #iovadoinbiblioteca, ho scoperto che ora alcune biblioteche sono raccolte in poli. quelle di giulianova, nereto e atri fanno capo alla regionale di teramo “melchiorre delfico”, che era provinciale fino al 2017. la conoscevo di fama e quindi alla prima occasione sono andata a visitarla di persona.

ok come prima cosa ho sbagliato prima portone e poi scalinata, ma galeotto fu l’errore e chi lo visse. questo edificio, che all’esterno è messo a dura prova dal tempo e dal traffico, all’interno è una tempesta di austerità e meraviglia. sul mio profilo instagram trovate il video con cui provo a farvela intravedere, ma è una parola, bisogna andarci e regalarsi mezza giornata di pace.

questa biblioteca, che ha superato i 300mila titoli, dopo alcune soste per la città è tornata a casa nel 2004. perché “tornata”? perché la famiglia dèlfico ha lasciato il palazzo settecentesco al comune di teramo a una condizione: che venisse usato per ospitare quella biblioteca scolastica del real collegio che melchiorre dèlfico aveva contribuito a far aprire al pubblico nel 1826 con una donazione di 300 libri.

il portone della biblioteca melchiorre delfico, con il box rosso per la riconsegna dei libri h 24

i suoi successori hanno poi donato oltre seimila volumi, tra cui anche i manoscritti dello stesso melchiorre delfico. sono custoditi in questi armadi neogotici di fronte a cui sorrido tutta soddisfatta.

al secondo piano ci sono le sale dedicate alle proiezioni e ai laboratori con le scuole; per raggiungerle si gode di tutta una sfilata di volumi, quadri e documenti pregiati. mi hanno emozionato di più quelli con i titoli scritti a mano.

due bibliotecari (dimitri bosi, responsabile dal 2021, e francesco di emidio) e nove operatori fanno in modo che la biblioteca “melchiorre delfico”, nata con una vocazione di conservazione, si intrecci sempre di più al tessuto sociale. sono loro a occuparsi del gruppo di lettura nato un anno e mezzo fa; del progetto mamma lingua, che prevede la distribuzione di libri per bambini in lingua originale (arabo, inglese, cinese…) in otto biblioteche abruzzesi; e della promozione e organizzazione dei tanti eventi e conferenze che si svolgono nella corte e nella sala ragazzi, come il murale realizzato da fabrizio sannicandro al termine di un laboratorio con i bambini.

perché ci tornerei: ogni angolo, nella biblioteca “melchiorre delfico”, è adatto all’incontro e allo studio. ogni postazione è spaziosa e ha prese sufficienti per ogni tipo di dispositivo. non ho fotografato l’ala con gli arredi più nuovi, nella zona prestiti, perché ho sempre timore di disturbare chi la sta frequentando.

quando ho scoperto che nella sezione manoscritti si può leggere e studiare su tavoli pregiati, sotto gli arazzi meravigliosi della sala da ballo e tra libri che traspirano tempo, ho iniziato a sognare.

anche l’emeroteca al piano terra, la sala ragazzi e la sala convegni ricavata nel cortile sono arredati per fermarsi a leggere o formare gruppi di studio. la salda competenza di dimistri bosi, il mio interlocutore e cicerone in questo viaggio, mi ha fatto sentire al sicuro e in un luogo amato.

tra le cose più belle: la fotografia più antica custodita nella biblioteca è la stereoscopia di una veduta del corso di teramo del 1862; i documenti più pregiati sono delle pergamene quattrocentesche. nel corridoio delle mappe ci sono incisioni bellissime cinquecentesche che raffigurano teramo. insomma, qui si può venire anche quando si ha voglia di visitare un museo.

la signorilità della biblioteca “melchiorre delfico” ricorda una nobildonna che del tempo ha fatto il suo punto di forza e del carisma motivo di eleganza.

l’ufficio di rappresentanza del bibliotecario

per il 2024 prenderanno vita almeno due progetti dedicati ai cittadinilla città. le vetrine al piano terra che fanno angolo con via carducci si animeranno grazie al patto per la lettura; e i giornali abruzzesi ottocenteschi conservati nell’emeroteca saranno digitalizzati e così finalmente consultabili. entro il 2023 è previsto anche il ripristino del wi-fi gratuito per tutti.

quando è aperta la biblioteca regionale “melchiorre delfico” di teramo: ogni mattina dalle 8:30 alle 14:00; di pomeriggio il martedì e il giovedì dalle 15:00 alle 17:30.

qui c’è il catalogo on line. La biblioteca inoltre è attivissima su facebook.

come ci si arriva: la biblioteca “melchiorre delfico” è nel palazzo delfico, in via melchiorre delfico (è ridondante, lo so, però facile da ricordare) al civico 16. è una parallela di corso san giorgio, quindi in pieno centro.

se si arriva in auto si può cercare un parcheggio lungo il giardino dei tigli, oppure usare quello a pagamento in piazza dante, di fronte al convitto che ha ospitato la biblioteca per settant’anni. se si viene in treno, il centro è a venti minuti a piedi dalla stazione oppure può essere raggiunto con le linee 1 barrato e 7 del trasporto urbano, scendendo a piazza garibaldi.

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Informazioni su Cristina Mosca

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