buoni propositi

in fondo cosa sappiamo noi dell’amore?
roland barthes ha dimostrato che se dici casa, ogni persona su questo pianeta avrà in mente una immagine ben precisa che corrisponde ad una casa. la disegnerà in base alla sua cultura, ma sarà un disegno molto lineare, da un minimo di quattro segni in su. se dici fiore, idem. se dici cane, stessa storia.

potrei fare centomila esempi diversi. ma con l’amore no.
con l’amore funziona sì che si disegna un cuore e che poi lo si colora di rosso. funziona sì che il cuore non è disegnato diversamente in base alla cultura perchè, come ci fece notare oliviero toscani a suo tempo, tutti abbiamo il cuore uguale. ma funziona anche che ognuno in quel cuore ci vede una cosa diversa.

c’è chi lo sente palpitare più o meno velocemente; c’è chi si aspetta di vederlo colmo fino all’orlo e chi ne riempie solo metà perchè l’altra metà deve dedicarla ad altre cose. c’è chi lo strapazza, lo spiegazza, lo sgualcisce, e c’è chi lo ripone in un cassetto e lo tiene lucido e curato, al riparo da emozioni troppo forti. c’è chi lo fa filare come un treno, chi come un calesse.
ognuno secondo il suo sentire, la sua fame, il suo bisogno.
c’è che con l’amore, fondamentalmente, funziona tutto in maniera egoistica. ognuno applica il suo personale modello di soddisfacimento e di quello si nutre. senza eccezioni.

a me il 2010 ha dato tanto amore, anche troppo. ne ho divorato quintali, voracemente, alacremente, senza vergogna quasi, fino a necessitare di disintossicazione. me ne sono cibata anche nella musica, con i concerti di francesco guccini e di ludovico einaudi e con la mostra su fabrizio de andré; l’ho assorbito da artisti che prima di essere artisti sono persone belle e vive. ho affittato il mio in presentazioni di libri o manifestazioni preparati con affetto; mi sono lasciata innamorare da sguardi, gesti, passioni altrui. di amore ho traboccato quando ho vinto il mio primo premio di giornalismo.

adesso per il 2011 non riesco a sprizzare gioia e a sfavillare di buone speranze, perchè so già che per alcune persone che sento molto vicine non ce ne saranno. so già che loro avranno bisogno di molta forza per i prossimi 12 mesi, perchè saranno molto faticosi e richiederanno grandi sacrifici del cuore. non farò qui l’ipocrisia di seminare auguri e buoni auspici, lasciando stelline colorate e porporina, perchè so già che qualcuno quest’anno sceglierà la penombra.
per questo 2011 posso promettere e augurare di fare solo una cosa.
continuare ad amare.

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Informazioni su Cristina Mosca

scrivo, amo, vivo
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