amoroso giglio

una volta qualcuno mi ha detto che scrivevo come chi non ha figli, ma non mi ha mai spiegato il vero perché. adesso che ho te e la meraviglia è il sentimento che mi accompagna ogni giorno, da sei mesi a questa parte, capisco solo che molto di quello che ho scritto finora non potrei scriverlo oggi, perché non ho spazio per troppo dolore.
ho appena letto che le mamme non hanno paura di nulla e mi sento sbagliata, perché io ho paura di tutto. la paura mi è dilagata dentro insieme al blu dei tuoi occhi nei primi giorni che ti ho conosciuto: il pensiero di non fare abbastanza, il timore di non bastare. il terrore, anche, di poterci non essere.
la normalità è un buon viatico e la vita che è esplosa da te mi aiuta ad avere coraggio. forse la verità è che le mamme hanno paura di tutto, ma non possono mostrarlo perché desiderano figli migliori di loro.
vorrei dirti che da quando ti ho ricevuto mi sento grave nel cuore ma più leggera nei giorni, perché il carico importante adesso è uno solo e sei tu. vorrei dirti che ho il computer rotto e mi stupisco perché sto davvero male se penso di perdere non tutti i miei scritti, in cui ho ritagliato l’anima, bensì le tue foto. vorrei spiegarti che ti sono legata come se fossi un tuo arto, anzi che non si comprende l’espressione “un pezzo di cuore” finchè non si scopre l’urgenza del ricongiungimento: a volte, solo se ti stringo riprendo a respirare.
i neo genitori spesso si raccontano innamorati dei loro figli. sappi solo che se non ho mai speso tante parole per tuo padre è solo perchè lui poi si imbarazza.

vorrei anche dirti, ma questo non lo farò, che adesso vedo che tutti sono figli di qualcuno, tutti sei tu. non reggo di sapere gli addii, le separazioni, di sentir chiamare mamma con voce spaventata, di scoprire che gli insiemi si sono sfaldati senza preavviso. non ti dirò neanche, credo, che la mattina che ho sentito dell’attacco a parigi e aspettavo te ho pianto forte.
allora figlio, figlio amoroso giglio, per smettere di avere paura non posso che rallentare il tempo e regalartelo: scendo dal faro da cui guardo più in là e osservo, insieme a te, l’ora e adesso.

Share and Enjoy:
  • Print
  • Facebook
  • Add to favorites
  • email
  • FriendFeed
  • LinkedIn
  • Live
  • MSN Reporter
  • Technorati
  • Tumblr
  • Twitter
  • Google Buzz
  • MySpace
  • PDF
  • StumbleUpon

Informazioni su Cristina Mosca

scrivo, amo, vivo
Questa voce è stata pubblicata in penso cose. Contrassegna il permalink.

2 risposte a amoroso giglio

  1. M.t. scrive:

    È solo amore, l’amore che non finisce mai…

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *