io e la mia bibliopatia ci siamo trovate, venerdì scorso, ospiti della biblioteca civica “vincenzo bindi” di giulianova in via del tutto eccezionale. non abito nel paese in cui sono nata ed è raro che io vi capiti durante i giorni feriali.
la biblioteca bindi ha un’aria di sacralità che ti incanta.
se fosse un colore sarebbe quella gradazione tra la sabbia e il legno che ha la carta antica e saggia, quella che ti strappa un inchino di soggezione.
in occasione di una presentazione organizzata dalla arts academy di giulianova ho avuto sia l’occasione di visitarla, sia di fermarmi a parlare con il suo attuale direttore. è di giulianova, ha trentanove anni e si chiama sirio maria pomante. è uno storico dell’arte specializzato in gestione e valorizzazione del patrimonio museale e già da dieci anni è il direttore tecnico-scientifico anche dell’intero polo museale civico.
trovo commovente la storia di questa casa-museo.
i proprietari hanno perso precocemente tutti e tre i loro figli, tra i 17 mesi e i 27 anni: dopo oltre quattro secoli, il ramo primigenio dei bindi a giulianova doveva dirsi estinto.
così vincenzo bindi, questo padre sfortunato, grande collezionista e grande umanista, decise di lasciare alla città l’intero suo fondo di documenti, libri, quadri e lettere ai principali esponenti della cultura e pittura del tempo, a patto che della sua casa venisse fatto un luogo di cultura.
per questo il punto di forza della biblioteca è nel “sacrario” di abruzzesistica, composto da libri acquistati da bindi fino alla sua morte nel 1928, che sono consultabili solo in loco e solo in determinate condizioni.
il testo più antico è del 1494 ed è l’opera omnia del vescovo giovanni antonio campano, co-fondatore di giulianova insieme a giulio antonio acquaviva.
poi ci sono, naturalmente, libri arrivati in seguito, di letteratura, storia, scienze sociali e così via.
la biblioteca civica “vincenzo bindi” al momento ha più di 31mila libri; dal 2018 sono finalmente in corso di catalogazione anche su opac (il servizio bibliotecario nazionale).
è gestita da una squadra fatta di bibliotecari e di volontari di servizio civile nazionale, da un sito aggiornatissimo e da un bel fermento che ribolle. entro il 2023 dovrebbe esserci la novità di un plesso dedicato interamente alla letteratura 0-12.
quando è aperta la biblioteca civica “vincenzo bindi” di giulianova: dal lunedì al venerdì 9:00 – 13:00 e 15:15 – 19:15
come ci si arriva: l’ingresso è in corso garibaldi 14, nel centro storico di giulianova alta. l’autobus (linea tua) si ferma all’inizio di corso garibaldi, che è l’arteria del centro storico.nin auto si trova il parcheggio abbastanza facilmente sopra il belvedere, oppure sotto, in via Piave. si può arrivare anche in treno, seguire via XXIV maggio e percorrere la salita montegrappa (le “scalette”, che affiancano il lavatoio) per un quarto d’ora circa di passeggiata.
perché ci tornerei: per la sua aria austera.
tra le cose più belle: i libri di letteratura per il prestito e alcuni volumi in teca, appartenenti a vincenzo bindi, sono esposti nella “sala di rappresentanza” di casa bindi. si tratta del piano centrale della palazzina, cioè la parte che risale alla fine del 1700/inizi del 1800, dove è conservata anche una piccola parte del pavimento originale.