“ti fanno una sola domanda. poco prima di diplomarti alla scuola di giornalismo, ti chiedono di immaginarti nei panni di un reporter. lavori in un importante quotidiano di una grande città e una sera, la vigilia di natale, il caporedattore ti spedisce a indagare su un caso di morte. la polizia e l’ambulanza sono già sul posto. Il corrido dello squallido condominio è già stipato di vicini in accappatoio e ciabatte. nell’appartamento c’è una giovane coppia che singhiozza accanto all’albero di natale. il figlio è morto soffocato da uno degli addobbi dell’albero.
raccogli i dati che ti servono, nome del bambino, età e via dicendo, dopodiché torni in redazione che è quasi mezzanotte e riesci a finire l’articolo giusto in tempo per mandarlo in stampa. lo fai leggere al caporedattore e lui te lo stronca perché non hai scritto di che colore era l’addobbo. rosso o verde? vederlo è impossibile, e a te non è venuto in mente di chiederlo.
dalla tipografia strillano che bisogna chiudere la prima pagina, e tu hai solo due scelte.
chiamare i genitori e farti dire il colore.
o rifiutarti di chiamarli e perdere il lavoro”.
(chuck palahniuk, ninna nanna)