nel poco spazio che ho di me, cerco cose senza importanza e poi invece per caso trovo te. ammicchi di riflessi colore arancio da un’era glaciale, quella del pensiero, quando si evitavano le domande perchè non si conoscevano le risposte. in questo poco spazio che ho di me, il tempo mi diventa amore lontanissimo, chissà su quale stella quale.
le bugie non invecchiano
non ascoltare i segnali porta a indecifrabili ripercussioni dell’essere. come accorgersi di un taglio sul polpastrello solo nel momento in cui si sbuccia un’arancia.
non esiste scelta che non comporti una perdita.
a volte provo nostalgia di un mondo perfettibile che ho intuito solo da lontano. un mondo forse perfettamente incastrabile in questa realtà reale di pagine scritte male e ticchettando, al posto di quel silenzio mistico di carta e di parole a cui si era abituati un tempo. un tempo sempre troppo lontano. uno spazio sempre troppo poco. un tu sempre troppo dimenticato.
feat. vinicio capossela, jeanette winterson