un estratto dal mio speciale sulle biblioteche, ospitato dalla rivista “nuovi tempi” di marzo 2024 pubblicata dal centro studi e ricerche vittorio monaco.
Nel mio pellegrinaggio tra le biblioteche mi è stato chiaro che un grande problema di fondo per rinfrescare la loro frequentazione è il poco investimento sul personale. Si può essere assunti in una biblioteca pubblica solo tramite bando, e la Regione non ne ha mai emanato uno da quando le ha prese in carico nel 2014 con la legge Delrio.
Il risultato è che mano a mano che una figura della biblioteca va in pensione, le sue mansioni (e ne sono differenti) vengono inglobate dai colleghi che restano. Inoltre, se il personale è in numero risicato e relegato a orari da ufficio, non solo deve fare i salti mortali per assicurare i servizi, ma non può andare incontro alle concrete esigenze dei cittadini, ossia frequentare la biblioteca fuori l’orario di lavoro.
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