la biblioteca diocesana “c.m. martini” a pescara

la prima volta che sono entrata nella biblioteca diocesana di pescara “carlo maria martini” sono rimasta folgorata. è stato come quando, in una silenziosa domenica mattina degli anni novanta, sono emersa dalla metropolitana e avevo sopra di me la porta di brandeburgo, in tutta la sua imponenza.
#iovadoinbiblioteca ancora più volentieri quando l’ambiente è amato, ordinato, spazioso. non ti aspetti che in fondo a un corridoio, superata l’ordinarietà di uffici, bagni e distributori di merendine, ti si apra davanti una stanza a tre livelli, piena di luce e di colori. questa biblioteca è per me sorpresa, sospensione, sacralità.

io al terzo livello della biblioteca diocesana “carlo maria martini” di pescara

la biblioteca “carlo maria martini” è nata nel 2017 per volontà dell’arcivescovo monsignore tommaso valentinetti per raccogliere i circa 7mila libri della biblioteca dell’istituto di scienze religiose “g. toniolo”. è intitolata al biblista e teologo carlo maria martini, “cardinale del dialogo” scomparso nel 2012.

la cosa più importante da sapere è che dal 2019 ha l’accesso libero e gratuito. la sala di consultazione è a disposizione di universitari, studenti e mamme; le iniziative sono aperte a tutti.

oggi la “carlo maria martini” ha superato i diecimila libri. al nucleo originario, che approfondisce prevalentemente la teologia, si sono aggiunti gli oltre tremila libri antichi del seminario diocesano di penne (partono dal 1600); testi di scienze sociali grazie alla donazione della famiglia del professore di pedagogia a urbino nando filograsso; e una sezione di narrativa, sia per l’infanzia sia per gli adulti, a cui hanno collaborato i blogger bookrider e la libreria on the road di montesilvano. la biblioteca effettua acquisti periodici, raccogliendo anche i desiderata degli utenti.

quando è aperta la biblioteca “carlo maria martini”: di mattina il lunedì (9:00-14:00) e il venerdì (9:00-13:00); di pomeriggio il martedì, il mercoledì e il giovedì (14:00-19:00). è molto attiva su facebook, dove vengono comunicate eventuali modifiche agli orari di apertura e fatte circolare le diverse iniziative.

come ci si arriva: la sua posizione è molto comoda. l’indirizzo preciso è piazza spirito santo 5, a pescara, nel palazzo della curia: è a dieci minuti scarsi dalla stazione di pescara centrale e a pochi passi dal centralissimo corso vittorio emanuele, dove ci sono molte fermate degli autobus. se dovete arrivarci per forza in auto e già vi sentite male pensando al parcheggio (il più comodo è quello a pagamento, nella cosiddetta area di risulta), la buona notizia è che ce n’è uno interno alla curia, riservato anche agli utenti della biblioteca.

perché ci tornerò: per la pace, i colori, la poesia delle vetrate. ragazzi, la biblioteca “carlo maria martini” è un’esperienza. ci ho portato più di una persona in visita, in prevalenza forestiera. per me è tra le più belle attrazioni di pescara.

tra le cose più belle: il responsabile, luca mazzocchetti, laureato in lettere specializzato in biblioteconomia, crede nella realtà della biblioteca come prima di tutto un luogo di benessere che lavora in rete e mette insieme le persone. l’energia con cui parla del suo lavoro e lo perfeziona rende chiaro come l’attività nella sala di consultazione sia solo la punta dell’iceberg del sistema bibliotecario.

questa è l’unica biblioteca, nel circondario, a fare una cosa che fanno le più avanzate del nord, cioè permettere agli utenti di registrare da soli il prestito tramite la loro tessera e un computer apposito. sì, come la cassa veloce al supermercato. tu consulti il catalogo, vai a prendere il libro e poi passi la tessera sullo scanner. e puoi anche riportare il libro fuori dall’orario di apertura, lasciandolo nel contenitore rosso che veniva usato per far “decantare” i libri restituiti durante il periodo della pandemia.

la panoramica dall’ingresso

mi piacerebbe che anche voi vi uniste al viaggio #iovadoinbiblioteca che ho iniziato a questo #ilmaggiodeilbri . se parlate anche voi, sui vostri social network, della biblioteca o delle biblioteche che amate e che frequentate, taggatemi: farò circolare anch’io il vostro post. dateci un motivo per innamorarci, uno stimolo per incuriosirci. andiamo in biblioteca, andiamoci, frequentiamola, teniamola in vita.

Informazioni su Cristina Mosca

scrivo, amo, vivo
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